INTRODUZIONE
Prima di iniziare a descrivere biotipi uno ad uno, in maniera generica ovviamente, è bene fare una premessa.
La scienza non riconosce ad oggi la biotipizzazione dell’essere umano, ciò significa che le informazioni che ci arrivano sono la somma di filosofie tecniche e pensieri di studiosi del passato i quali avevano dedotto che ogni essere umano apparteneva a gruppi costituzionali diversi e non doveva essere trattato e/o curato allo stesso modo.
Nei secoli si sono formate fino a 15 scuole di pensiero per la suddivisione in macrogruppi. Per comodità, visto che siamo nel fitness e parlare di ormoni ci viene comodo, ragioneremo in base alla predominanza di questi applicati alle teorie, ad oggi approfondite ovviamente, di Ippocrate con un accenno di ayurveda. Nel fitness vengono utilizzati i due termini Androgino e ginoide cosi da inserire tutti in due grandi macrogruppi. Già che qualcuno abbia riconosciuto delle differenze per applicare dieta e allenamento è un passo avanti ma, essendoci ancora delle diversità sostanziali che alla fine creano ancora dei “sottogruppi”, di questi, si è portati inevitabilmente a commettere degli errori madornali sulle donne. E non solo sulle donne perché è una cosa che riguarda anche gli uomini. Sostanzialmente noi nasciamo con una base ben delineata composta da uno o al massimo 2 “biotipi”. Poi con il tempo, l’educazione, l’ambiente, la società, lo stile di vita, le influenze esterne inevitabilmente si perde l’equilibrio e si finisce con il diventare un mix senza una predominanza particolare ecco perché ad oggi è più facile interpretare il carattere e le tendenze di una persona piuttoso che fermarsi al solo “io ingrasso più qui che li”. Il punto in cui accumuliamo più adipe è sicuramente il modo più semplice per farsi un idea di cosa abbiamo davanti, ma spesso è fuorviante soprattutto se interpretato autonomamente. Esempio: nelle persone magre o normopeso raramente si riesce a distinguere e fare la differenza fra adipe e tessuto molle privo di tono. Negli anni ho visto più coulotte de cheval date da un ipotono del gluteo piuttosto che da adipe o acqua. Idem per quanto riguarda il discorso tricipiti nelle persone normopeso. È adipe o ipotono? Con l’andare del tempo, complice lo stress e gli errori nello stile di vita il proprio biotipo viene alterato. Ecco perché il nome deriva da quello di alcuni ormoni. Se questi vanno in eccesso a causa delle cattive abitudini si puo creare appunto un mix di più biotipi difficile da gestire. L’esempio più lampante è la famosa donna a pera che può nascere tranquillamente come adrenalinica o cortisolemica, ma per un impennamento degli estrogeni si riempie di cellulite e gonfiori nelle gambe e sopra rimane magrissima. E non è poi cosi difficile sbilanciare questi considerando che l’80% dei cibi che mangiamo e persino i materiali che tocchiamo sono estrogenizzanti. Non avrà il fianco largo e spalle strette o la struttura tipica del biotipo estrogenico, ma le gambe possono presentarne tutte le caratteristiche. O una donna adrenalinica con fisico di base atletico che fa diete rigidissime e catabolizza fino a ridursi come una cerebrale. C’è una cosa che accomuna tutti pero: nell’intestino avviene la maggioranza della produzione e gestione di alcuni ormoni come la serotonina, l’ormone del buonumore (antistress) e come dicevo prima sempre dall’intestino possono passare le sostanze estrogenizzanti. Quindi di sicuro quello che mangiamo influisce parecchio su tutto il resto. Parecchio. Quindi la base sarebbe riportare se stessi a uno stato primordiale. Come? Iniziando a pensare e reagire alla vita in maniera differente sicuramente (i surrreni non fanno differenza fra stress psicologico o fisico) cambiare modo di mangiare e attivarsi. Poi cosa non scontata, per capire le proprie tendenze dovrebbe essere obbligatorio fare le analisi del sangue e monitorare i dosaggi ormonali di estrogeni e progesterone durante i 28 giorni di ciclo, emocromo vit D cortisolo, mattina e sera durante un giorno, e quant’altro. Non sarebbe la prima volta che una donna lamenta eccesso di estrogeni poi si scopre che invece ha un eccesso di progesterone. O viceversa.
Un esempio di “falsa credenza” che mi viene in mente prettamente legato al mondo del fitness e del bodybuilding è l attitudine stessa ai pesi. A chi ha la passione per questi viscerale e focosa che è un attività maschile, aggressiva, competitiva. C’è una grande componente androgina a livello psicologico e quindi per forza anche fisico. Una “ginoide” quindi estrogeno dominante pura vi assicuro che non ama i pesi ne tutto ciò che è aggressivo e mascolino se li fa piacere perché è l’unico modo per dare armonia al proprio corpo. E se vogliamo dirla tutta non è nemmeno cosi tanto passionale e “crazy” come le caricature sinuose la disegnano. Piuttosto e materna e sognatrice. Onestamente conosco più maschiacci in questo ambiente che puccioccoccolose 😀 È il testosterone a dare libido e passionalità a una donna, no di sicuro gli estrogeni.
Questo aimeh non ci può dir molto sul tipo di allenamento da applicare poichè tutto poi si ricondurrà al discorso circolazione. Presenza o meno di un certo tipo di cellulite e problematiche degli arti inferiori. Sicuramente nei linfatici quindi estrogenici e quindi ginoidi è un dato scontato solo buttando un occhio sulle proporzioni, ma a volte, sempre per il discorso ipotonia, cattive abitudini, sbalzi ormonali per stress e quant’altro, è una caratteristica che si riscontra anche su altri biotipi. Per fortuna in questi utimi casi, inserendo dello sport e quindi aumentando massa magra e resistenza si ottengono miglioramenti incredibili.
E cosa si deve fare quindi? Eh… esser bravi a diversificare allenamento e alimentazione a zone e a timing circadiano (come oscillano i nostri ormoni durante la giornata pensando a cosa abbiamo noi in eccesso o in difetto) facendo dei mix. Più facile a dirsi che a farsi in realtà. Non parlerò molto di allenamento ma vi descriverò i biotipi e già da questo capirete che soprattutto con l’alimentazione bisogna saper gestire le proprie tendenze per riportare un equilibrio di base.
È pur vero che conta il grande disegno delle cose. Ipocalorica per dimagrire e allenamento per aumentare o mantenere tonicità. Ma sappiamo che a noi piace complicarci la vita. O ancora abbiamo provato la teoria base e su di noi non ha riscontrato nessun effetto. Quindi perché non provare e sperimentare qualcosa di più ragionato? RIPETO E SOTTOLINEO CHE TUTTO CIO NON HA VALENZA SCIENTIFICA MA… ma se divertendovi a fare qualcosa di nuovo otterrete dei cambiamenti beh… perché non provare. Coraggiosi e validissimi medici hanno gia trattato questo argomento. La mia è una rivisitazione secondo il mio punto di vista e la mia esperienza di personal trainer.
I Primi due sono i “metabolicamente” più fortunati. Gli ultimi due quelli che devono faticare un po di più.